La recita di fine anno
Questo manuale fa parte del corso di saldatura per ragazzi che si svolge
presso le aule della
Fondazione Mondo Digitale.
Il materiale è liberamente
utilizzabile, con l'unica accortezza di citare le fonti nella vostra
versione.
Tutte le immagini sono prese dalla rete tramite la ricerca di
Google Immagini.
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incriminata verrà immediatamente eliminata.
Non mi piace questo disegno!
E neanche lo capisco!!
Stai cercando di impressionarmi?
Vuoi farmi
sentire poco intelligente??
Guarda che me ne torno a casa, cosa
credi???!!!!
Eeeeehhhhhh mamma mia, come siamo permalosi!
Non mi piace questo atteggiamento e non mi piace neanche che alla prima
difficoltà tu ti voglia tirare indietro!!
Nessuno è nato "imparato" ed
ogni "gioco" nella Vita, ha le sue regole ed il suo linguaggio.
Quell'obbrobbrio di disegno che tu hai visto è il linguaggio elettronico:
ogni componente ha il suo simbolo per essere identificato ed un numero per
distinguerlo dal suo simile, esattamente come tu hai nome e cognome e sei
maschio o femmina.
Ogni componente lo puoi "raccontare" con una formula
aritmetica che, messa insieme alle altre, fa un circuito elettronico con il
suo funzionamento.
Non hai capito niente??? Come sarebbe a dire
che non hai capito niente!!!!!!???????
Allora vuol dire che mi
sono spiegato male, scusami.
Aspetta che ci riprovo
Prendi
la tua classe e la recita di fine anno o di Natale....
Tu, ed i tuoi
compagni.
Ognuno di voi ha un compito ben preciso ed uno solo. Non solo devi
conoscere la tua parte, ma devi sapere anche come interpretarla nel corso
della recita e devi sapere anche cosa faranno i tuoi compagni durante lo
svolgimento dello spettacolo.
Tu, in questo caso, sei uno dei
componenti elettronici, la recita è quello che farà il circuito elettronico,
cioè il funzionamento finale, lo spettacolo.
AH! grazie, ora va
meglio, pensa, ho capito tutto!!!
Se vuoi far funzionare il
circuito, però, come nella recita, devi sapere chi sono e cosa fanno i tuoi
compagni.
Quello "scarabocchio" di disegno che hai visto prima,
in alto alla pagina, illustra lo schema di un semplice multivibratore
astabile a transistor bjt.
Certo che, se solo il titolo è così
lungo, figuriamoci che noia tutto il resto!!!
Eh! Bravo che sei!!
Sempre ottimista, eh???!!!!
Non mi aspetto che tu conosca questo
circuito e non voglio che tu conosca le formule di calcolo...voglio solo che
tu sappia che si tratta di un lampeggiatore e che impari a riconoscere i
componenti elettronici con il loro nome.
Se non impari neanche questo,
che ci sei venuto a fare oggi qui???!!!
Nooooo, daiiiii, non mi dire
solo per non andare a scuola......guarda che ti riempio di pernacchie,
eh!!!!
La resistenza
Sono i componenti più semplici che potete trovare e sono sempre presenti nei circuiti e nei montaggi elettronici.
La resistenza non ha un verso da rispettare e la puoi inserire e saldare
come vuoi sul circuito.
Le resistenze hanno questo aspetto e questa schematizzazione:
Per capire il funzionamento della resistenza, possiamo fare l'analogia con
il tuo rubinetto del lavandino.
Se ti vuoi lavare il viso, apri il
rubinetto e l'acqua esce: se vuoi tanta acqua apri tutto il rubinetto, se ne
vuoi di meno,
stai attento a dosare la tua forza e a farne uscire poca poca, girando poco
poco il rubinetto.
Ora, la resistenza si oppone al passaggio degli elettroni, così come il
rubinetto si oppone al passaggio dell'acqua.
Più è alto il valore
della resistenza, maggiore sarà la sua opposizione al passaggio degli
elettroni, minore sarà il numero degli elettroni a fluire in quel punto del
circuito.
La resistenza si misura in ohm, che poi è il cognome dello
scienziato tedesco che ha scoperto questa opposizione al fluire degli
elettroni pensa, nei primi anni del 1800.
La vignetta dove c'è l'omino
vi rende l'idea di quello che si diceva: Ohm, l'omino con la corda, più
stringe il nodo e più sarà difficile all'amico A passare, per quanto L'amico
V spinga (A rappresenta gli elettroni che passano nel circuito e V è la
batteria che permette agli elettroni di muoversi da un punto all'altro).
Ora che ti ho spiegato
che cosa è la resistenza e ti ho fatto vedere nelle foto come è fatta,
sapresti riconoscerla tra i componenti che hai nella bustina del kit?
Sapresti dirmi quante resistenze hai?
Hai fatto caso che ci sono sempre
delle strisce colorate e che una sta sempre in disparte, più lontana dalle
altre?
Bene, resistenza è la "famiglia
animale" del componente, la numerazione progressiva che trovi nello schema è
il nome (R1, R2, etc...), la combinazione dei colori è il cognome.
Nel
nostro mondo c'è l'anagrafe, ma nel mondo elettronico chi mi dice i cognomi?
Facilissimo!!!
Il codice colori delle resistenze.
Ad ogni colore è associato un numero mentre la posizione indica i primi
numeri e l'operazione aritmetica utilizzata nel calcolo.
Ehehehehe!!!!!
Che hai detto???!!!
Guarda la foto che vedi sopra, parti
dall'estremità di sinistra, dove ci sono le tre strisce di colore vicine
vicine: i primi due colori indicano quali sono le prime due cifre del valore
della resistenza mentre il terzo colore indica quanti zeri dovremmo
aggiungere alle due cifre precedentemente calcolate.
Capito nulla???
Ottimo!!!
Facciamo un esempio:
Rosso - Viola - Rosso
.......... 2-7-00 ....... togli i trattini ......2700 .......
duemilasettecentocosa?
duemilasettecento OHM (si pronuncia om) 2700Ω
(pronuncia, unità di misura, simbolo, sai tutto ora!!!)
Riproviamo:
Rosso - Rosso - Arancio ..... 2 -2 - 000 ....togli i
trattini ..... 22000 ..... ventiduemila ohm oppure 22 chiloohm oppure
22KΩ
Riproviamo:
Marrone - Nero - Verde ....
1-0-00000 ...... 1000000 ..... un milione di ohm oppure 1MΩ oppure 1
mega ohm.
Come sono contento, stai diventando un
"ELETTRONICO"....
Oooohhhhooohhh, ferma, ferma, e la quarta
striscia di colore???!!!
Ti inizia ad interessare l'argomento,
eh??!!! Mi fa piacere.
Quella è la tolleranza sul valore, cioè
ti dice che quando andrai a misurare il valore del componente, potra essere
al massimo o al minimo, quel valore indicato dai colori. Le resistenze che
tu hai, hanno l'oro come quarta striscia, quindi hanno una tolleranza del 5%.
Che vuol dire???????!!!!!
Guarda che io insegno elettronica, non
aritmetica, chiedi alla tua maestra!!!
Come??? Oggi non c'è!!!!???? E
ti pareva!!!!
La percentuale è una frazione di un numero. Dire il
cinque per cento (5%) di un numero, equivale a dividere quel numero per cento
e poi moltiplicare il risultato per cinque.
Facciamo un esempio.
il 5% (5 per cento, si scrive in quella maniera) di 2700 è:
(2700/100)*5=135.
Il reale valore della tua resistenza sarà quindi
compreso tra (2700-135=2565) e (2700+135=2835).
Quindi, se misurate un
valore che è maggiore o minore di quei due valori, vuol dire che la
resistenza la potete anche buttare nel cestino.
Solo un ultimo
consiglio, che è utile per tutti quei componenti che utilizzano un codice
colori: se sai di essere daltonico, non fidarti di quello che vedi, a meno
che tu non sia estremamente allenato, fidati di quello che leggi sul tuo
strumento di misura, te lo dico per esperienza personale (a volte anche i
colori sono farlocchi, non c'è mai da fidarsi).
Altri componenti alla spicciola....
Hai presente quei due bussolotti cilindrici, colorati in genere di nero, da
cui spuntano due terminali metallici???
Si chiamano condensatori
elettrolitici e sono dei componenti polarizzati, devi cioè rispettarne la
polarità, il verso in cui li monti e viene contraddistinto dal suo valore e
dalla tensione dopo il quale passa a miglior vita (e non vi fa funzionate
nulla).
Analogamente alla resistenza, possiamo fare l'analogia con
l'idraulica.
Prendete in considerazione un serbatoio dell'acqua, lo
si usa per fare una scorta di acqua dove la pressione è bassa o non arriva
tutti i giorni (anche il vostro scaldabagno va bene come esempio).
Prima si riempie di acqua e poi lo si svuota con l'ulitizzo, più o meno
velocemente in funzione di quanta acqua farete uscire dal rubinetto.
Il
condensatore si comporta nella stessa maniera: si riempie di elettroni e poi
li cede più o meno velocemente in funzione di come viene utilizzato nel
circuito elettronico....il condensatore è il vostro serbatoio elettronico.
Anche il condensatore è un componente sempre presente nei circuiti
elettronici.
Ricorda, controlla sempre dove sta il terminale positivo e
quello negativo, o uno o l'altro sono sempre stampigliati sull'involucro. I
vostri che simbolo hanno??? Io direi che hanno stampigliato un bel meno.
Per i condensatori sono necessari due parametri, il valore e la tensione di
lavoro. Il primo indica la quantità di cariche che riesce ad immagazzinare,
si misura in Farad (che è il valore di cariche elettriche che tutta la Terra
riuscirebbe ad immagazzinare) ma per le attività quotidiane si utilizzano
valori che vanno da qualche millemiliardesimo di Farad a qualche milionesimo
di Farad, i nostri, in particolare, hanno come valore 47μF (che si legge
micro farad). La tensione di lavoro indica il valore di batteria che potete
collegare al condensatore prima che esploda (forte vero??? Si, ma non lo
fate che gli occhi sono solo due e sarebbe un peccato rovinarli per fare gli
scemi).
Il componente più importante del circuito si chiama
transistor, è un componente troppo forte, ci puoi fare ed
inventarti tutto quello che vuoi, è versatile, dove lo metti è utile, quello
che gli fai fare lo fà. Lo sai che il tuo cellulare e la tua console di
gioco ne hanno dentro milioni??!!
Non lo sapevi?
Ma allora non sai
niente di quello che usi!!!
Stavo scherzando, dai, neanche io lo sapevo
prima di studiarlo a scuola.
Al momento ti basta conoscere la sua forma
più comune ed il nome dei suoi tre terminali, in modo da riconoscerlo nel
kit che avete davanti e di poterlo inserire sul circuito stampato prima di
saldarlo.
Il diodo led sono i componenti che lampeggeranno ed emetteranno una bella
luce rossa. Molto grossolanamente lo possiamo immaginare come una lampadina
colorata che non fa calore. Lo possiamo anche strutturalmente considerare
come la metà di un transistor (o considerare il transistor come un doppio
diodo). Lo hai mai sentito nominare? Il tuo televisore non ha i led? Il tuo
cellulare non ha il display a led? Sono gli stessi, solo che quello che
avete voi è uno grande, gli altri sonon tantissimi e sono molto più piccoli.
Scommetto che vi è venuta in mente una domanda.....
Bravi, bravi :-)
Anche per il diodo ed il transistor bisogna rispettare un verso o meglio una
piedinatura, nelle figure è tutto chiaramente spiegato, ma se avete
problemi, vi aiuterò io :-)
MA
IL CIRCUITO QUANDO LO MONTIAMOOOOO!!!!!!!!!
Tranquilli, tranquilli, prima di metter mano al saldatore....a
proposito, avete letto prima il manuale della superformichina saldante??
Noooo!!!! E allora non possiamo fare nulla, ciao, ciao, tornate la
prossima volta...
....dicevo, prima di metter mano al saldatore e
per facilitare la realizzazione pratica del vostro circuito, dovete
eseguire alcune regole di base, che saranno sempre valide nelle vostre
costruzioni elettroniche:
1) dividi tutti i componenti del
tuo montaggio in base al loro tipo. Un mucchietto di resistenze qui, i
condensatori tutti lì e così via, non dovrai cercarli tutti mischiati
tra di loro ogni volta;
2) segui lo schema di montaggio per sapere
dove posizionare ogni singolo componente prima di saldarlo;
3)
inizia a posizionare i componenti partendo da quelli più bassi e
aderenti al circuito stampato. Nel nostro circuito monterete prima le
quattro resistenze e poi i due condensatori (ricordatevi di controllare
dove sta il + ed il meno -), poi i transistor ed infine i due led;
4) salda tutto quello che sarà esterno al circuito o montato comunque
all'esterno tramite dei fili (nel nostro caso la clip della batteria),
per ultimo.
Le regole sono finite, passiamo alla lista dei
componenti ed al materiale contenuto nel vostro kit:
R1 = 270Ω
0 330Ω
R2 = 22KΩ o 15KΩ
R3 = 22KΩ o 15KΩ
R4 =
270Ω 0 330Ω
C1 = 22μF o 47μF
C2 = 22μF o 47μF
TR1
= transistor NPN BC170 o BC237 o BSX26 (dovete solo rispettare il tipo e
la piedinatura)
TR2 = transistor NPN BC170 o BC237 o BSX26
DL1
= diodo led rosso da 5mm (o altro colore)
DL2 = diodo led rosso da
5mm (o altro colore)
Clip per batteria 9V
Circuito stampato
Rotolino di stagno
Ai link sotto riportati potrete scaricare il manualetto originale e l'ultima versione che utilizziamo nei corsi.