Oriolo Romano e la radio
Piccole
spie silenziose e discrete, piccole macchine del tempo, stampe e
cartoline consentono viaggi normalmente irrealizzabilii.
L'anziana stampa panoramica, rappresenta Oriolo Romano e i suoi dintorni: ecco l'imponente palazzo Altieri, il borgo, boschi e colline circostanti, verso la fine dell'800.
Questa cartolina illustrata spedita il 13 novembre
1907, da chissà chi a chissà chi, riporta la
stessa veduta ruotata di 180°. Palazzo Altieri, il giardino, la
fontana, il
caseggiato e le colline sullo sfondo.
La
piazza con la fontana non è molto diversa da quella odierna,
se non fosse per l'asino parcheggiato e la mancanza di antenne
analogiche, digitali e paraboliche SKY.
Palazzo
Altieri fa giustamente bella mostra di sè in ogni immagine,
ma la panoramica dalle sue finestre non è da meno: si vede
tutto il paese, piazza Umberto I con giardini e fontana, il palazzo
Comunale, la via Claudia, colline e campagne.
Il
particolare di piazza Umberto I presenta sullo sfondo le colline del
"Campaccio".
In questa località, nel 1903 avvenne una delle prime prove di trasmissione radio-telegrafica con la stazione radio di Roma Monte Mario.
Oriolo
Romano
27 maggio 1903
Trasmissione sperimentale di un messaggio radiotelegrafico verso Roma Monte Mario.
del momento storico e dei luoghi
Questo
è il testo del marconigramma trasmesso il 27 maggio 1903
dalle colline del "Campaccio" dai tecnici del 3° reggimento
Genio Telegrafisti
Particolare del carro-radio in cui si vede molto bene il rocchetto di
Ruhmkorf e l'isolatore alta tensione per l'antenna.
Particolare dell'antenna marconiana, costituita da una serie di
conduttori in rame, tesi tra due sostegni in legno.
L'AIRE Gruppo Roma & Lazio,in occasione del centenario del premio Nobel conferito a Guglielmo Marconi, ha progettato la rievocazione dell'esperimento in scala ridotta, ovvero il collegamento tra il "Campaccio" e palazzo Altieri o piazza Umberto I, in Oriolo Romano.
Aprile 2009:
qualche immagine delle prime prove sul campo.
Ecco una rappresentanza infreddolita dell'AIRE Gruppo Roma
& Lazio al "Campaccio", per ripetere il centenario esperimento
con apparecchiature autocostruite in conformità degli schemi
dell'epoca.
Ricostruzione di un trasmettitore a scintilla in "Marconi
Style"
La
scintilla, che si libera dallo spinterometro a sfere, compie il suo
atavico dovere: generare un minimo di segnale radio, primitivo,
ma degno di rispetto.
La macchina telegrafica collegata al ricevitore marconiano
visualizza il messaggio trasmesso.
Mentre mille segnali di telefonini, tv ed altro pattume hertziano inonda l'etere, l'oscillazione smorzata generata al "Campaccio" dall'umile rocchetto di Ruhmkorff, porta in misteriosa e ritmica conduzione il rivelatore a polvere di nichel.
...manca soltanto l'asino!!!