Il di lui fu Apple Macintosh LCII

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Marco mi porta questo Macintosh LCII chiedendomi di verificarne il funzionamento, con calma, quando lo sgabuzzino avrebbe potuto accoglierlo.

Recuperato da un'amica del fratello, insieme ad altro materiale della mela rosicchiata, è riuscito a salvare quasi tutto il materiale donandolo agli amici; era rimasto solo questo e, siccome è carino e teneroso, lo LC non Marco, ha deciso di vedere se si poteva in qualche modo ripristinare.

I miei tempi sono biblici, però ho cercato di farglielo il prima possibile, in realtà sono stato anche bravo, riparato in meno di una settimana......il problema è il tempo intercorso nel frattempo :-)

Credo sia la prima volta che riparo un LCII e questa volta decido di investire in esperienza cercando di fare preservazione visiva invece della solita funzionale. Procediamo per passi fotografici.

Quello di seguito è il nostro paziente, volutamente non acceso per vedere cosa accadeva, prima si apre e si controlla il controllabile, poi si da fuoco alle polveri.

Come potete vedere dalle foto, la macchina ha l'aspetto vissuto, all'interno non c'è tanta polvere ma si vede la fuoriuscita di liquido dai condensatori elettrolitici, guasto tipico delle schede madri di questa serie (in realtà di tutta la produzione Macintosh con questo tipo di condensatori in alluminio smd).
Le macchie dovute all'elettrolita sono anche visibili nella parte sottostante, sul foglio di alluminio che funge da schermo.

Da verificare l'alimentatore e sperare che il disco fisso sia funzionante così come il lettore di floppy disk (quest'ultimo è più affidabile rispetto a quelli della serie Macintosh precedente).















Altre foto della scheda madre e dei danni provocati dagli elettrolitici.





Questa volta non laverò la scheda con sapone sgrassatore e pennello, i danni sono molto circoscritti per fortuna e procederò con un lavaggio con solo alcool isopropilico.

Si mette l'alcool sulla scheda, con un pennello a setole semirigide si pulisce per bene, più e più volte fino a che il risultato sarà di sufficiente pulizia, tamponando e pulendo alla fine con dei bastoncini cottonfioc.

Carta e penna per segnare il codice dei condensatori sulla serigrafia e le relative caratteristiche.

P.S. prima di iniziare l'operazione un buon caffè caldo non può mancare :-)







Ed ora passiamo all'eliminazione dei vecchi condensatori sostituendoli con quelli nuovi.

Si aggiunge un pò di pasta salda sui terminali e le piazzole del condensatore, si appoggia la punta del saldatore per fonderla e pulire la zona e poi si aggiunge un pò di stagno per rinfrescare la saldatura e facilitare la successiva opera della stazione ad aria calda.
Alla fine dell'operazione, utilizzando della trecciola dissaldante in rame, si pulisce per bene la piazzola.







Alla fine questo sarà il risultato (prima della pulizia con trecciola dissaldante):



Maledetto condensatore che non volevi saperne di farti da parte...cercate di non forzare e fare leva sul componente per facilitare la dissaldatura, rischiate di portarvi via il pad (vedi pad sx).

Ora non resta che dare fondo alle riserve del magazzino e saldare i nuovi condensatori.
Un pò di pasta salda sulla piazzola, si posiziona il componente al suo posto, un pò di stagno sulla punta del saldatore e subito appoggiato tra la piazzola ed il terminale (io non ho la siringa con lo stagno in pasta quindi non storcete il naso).
Cercate di essere precisi nel posizionamento, la professionalità necessita di precisione.





Le foto che seguono mostrano il risultato finale, peccato per il condensatore da 100uF che non avevo in alluminio smd, l'ordine di reintegro componenti è già partito.



La voglia di accendere di nuovo questo piccolino è forte, ma devo trattenermi, potrei compromettere tutto il lavoro fatto se l'alimentatore dovesse tirar fuori alimentazioni fuori norma (sempre che non ci siano altri guasti)......

In attesa di procedere con l'intervento, vi lascio un pò di documentazione che potrà esservi utile nel futuro, materiale liberamente scaricabile dalla rete, proprietà dei rispettivi fornitori:

Apple Macintosh LCII schematic by Boomarc

Apple Service Source serie LC

Lista dei componenti sostituiti:

APPLE COMPUTER INC.
820-0327-A
MACINTOSH LCII
1991

(in rigoroso disordine di scrittura)

C2 = 47uF 16V
C3 = 47uF 16V
C4 = 47uF 16V
C21 = 10uF 16V
C22 = 1uF 50V
C15 = 10uF 16V
C16 = 10uF 16V
C17 = 10uF 16V
C18 = 10uF 16V
C19 = 47uF 16V
C139 = 10uF 16V
C10 = 100uF 6.3V
C11 = 10uF 16V
C12 = 10uF 16V
C13 = 47uF 16V
C14 = 10uF 16V
C97 = 10uF 16V



Partiamo ora con la seconda parte del nostro racconto: l'alimentatore.

Marchiato TDK, model number e Apple Part Number 699-0153







Sembrerebbe tutto in ordine, ma, guardando meglio...



E va bene, tanto la procedura la conosciamo, dissaldiamo i condensatori, tutti a scanso di equivoci, lato secondario dell'alimentatore switching, sentiamo sfrigolare la punta del saldatore neanche stessimo facendo del soffritto, ci deliziamo della puzza di urina felina, puliamo tutto con abbondante alcool isopropilico fino ad arrivare, come risultato, all'ultima foto in fondo.







Durante il processo di dissaldatura degli elettrolitici esausti, si sono ricontrollate tutte le saldature rovinate intorno alla zona incriminata, soprattutto quelle dei componenti di potenza e quelle nelle immediate vicinanze degli elettrolitici.

Una volta concluso il lavoro di sostituzione, collego il tester sulle uscite dell'alimentatore e dò tensione con il risultato di sentire un continuo e leggero ticchettìo provenire dalla scheda, le tensioni di +5V e +12V sono instabili intorno al valore di targa mentre la -5V oscilla dai -2V ai -4,5V.

Ricontrollo tutto e, non trovando nulla di anomalo, decido di cercare online lo schema elettrico ed eventuali persone che hanno potuto avere la mia stessa problematica.

Intanto lo schema elettrico.

Tutta la trattazione su questo alimentatore ed il relativo schema (attenzione che sono state fatte modifiche nel frattempo, controllate per bene qualora servisse nel thread), potete trovarle su 68kmla.org.

La prima notizia che ricevo è che bisogna sostituire anche il condensatore da 8.2uF C8 lato primario dell'alimentatore.
Sostituisco ed i sintomi rimangono.

Continuo a spulciare le notizie in rete e, a parte che praticamente dovevo sostituire i componenti di mezzo alimentatore, in una discussione persa nei meandri della rete, vedo scritto che questo switching, per poter funzionare, deve necessariamente avere un carico collegato.



Non avendo a disposizione brevi manu delle resistenze di potenza adatta, decido di collegare l'alimentatore alla scheda madre e vedere cosa il Caso ha in serbo per me.

Acceso, non si sente alcun ticchettìo, controllo le tensioni che sono tutte e tre di targa, dopo circa una trentina di secondi si sente il bong fatidico e il disco rigido che carica il sistema operativo, a sentire le testine che macinano come se lavorassero in un mulino.

Non sono collegati né tastiera né mouse, lascio una mezz'oretta acceso il tutto verificando temperature e tensioni e poi spengo con l'interruttore.

Fermiamoci un momento e trascriviamo la lista dei condensatori sostituiti:

C8 = 8.2uF 50V
C51 = 1000uF 10V
C52 = 1000uF 10V
C53 = 270uF 25V
C54 = 270uF 25V
C55 = 1000uF 10V
C56 = 56uF 25V
C60 = 47uF 25V
C64 = 270uF 25V

Filo arancio : +5V
Filo giallo : +12V
Filo blu : -5V
Filo nero : massa

Ora passiamo alla terza parte del nostro racconto, nulla di tecnico, solo un misto di demenza senile, mala organizzazione dello sgabuzzino (vorrei vedere voi ad aver stipato tonnellate di materiale in tre metri quadri), fraintendimenti, esercizio fisico e depressione per le cose che non vanno come vorresti che andassero.

O signur, e che è successo mai?

Voi lo avete un monitor Apple da collegare allo LCII? Io no.
Voi lo avete un adattatore MAC2VGA per utilizzare un comune LCD VGA? Io si, o almeno così credevo.
Sicuro di averlo, perchè ero sicuro di averlo, inizio a cercarlo per tutto lo sgabuzzino, prima i cassetti principali, poi le scatole delle scarpe, poi i vari ripiani, poi tutto quello che mi capita a tiro, poi, addirittura, i singoli cassetti delle cassettiere componenti.......NIENTE DI NIENTE, un pomeriggio buttato a rivoltare lo sgabuzzo (se dobbiamo vedere il lato positivo ho ritrovato cose che non ricordavo neanche di avere) e non ottenere nulla.

Chiedo aiuto a Marco e Stefano, Stefano ha un LC475 completo, avuto grazie alla mia intercessione, ora il minimo che può fare è farsi portare lo LCII e provarlo da lui. Lui mi dice che non ci sono problemi e che lui ha l'adattatore per cui facessi quello che voglio (previa fornitura di caffè e cornetto).

Il giorno dopo mi metto sotto alla ricerca della possibilità di auto-costruirmi l'adattatore e, continuando a conversare con Stefano, ad un certo punto mi dice che sono proprio rinco, così, come se fosse talmente assodato che anche i muri lo sanno.
"Ieri, quando ti ho detto che avevo l'adattatore, intendevo che avevo il tuo di adattatore, rinco".
L'invito di addentrarsi e visitare quel famoso luogo vicino a quel paese è sgorgato con naturalezza tendente alla disinvoltura.

Il giorno stesso ci incontriamo per lo scambio e il racconto si avvia alla sua quarta e conclusiva parte.

Vado in cantina a prendere un monitor lcd vga, rubo a mio figlio un cavo vga, collego il tutto e......schermo nero e totale assenza del gong e disco che sembra girare ma non ne sono sicuro.

Mi viene da pensare di aver fatto danni spegnendo con l'interruttore ma non capisco come e il perchè di siffatta sfortuna.

Ricontrollo le tensioni dall'alimentatore e le trovo perfette quindi non può essere lui.

Mi ricordo di aver letto qualcosa sul reset della PROM riferita alla parte video, cerco meglio in rete e trovo la seguente procedura: "combinazione dei tasti COMMAND + OPTION + P + R, tenuti premuti tutti e quattro contemporaneamente (provate a farlo con due mani, 'sti geni che l'hanno progettato) mentre si accende la macchina, lasciandoli dopo un pò".
COMMAND è la mela, OPTION è il tasto con le due lineette orizzontali di cui una obliqua.

Come risultato ottengo una musichetta articolata mai ascoltata prima su di un Macintosh e successiva schermata bianca a monitor.

Sempre nei cassetti della memoria e sulle pagine del libro virtuale che è internet, mi ricordo di aver letto che sui modelli Macintosh dopo la serie Classic è importante che all'accensione sia presente la batteria tampone che su queste macchine (specialmente la serie Classic), tante vittime ha mietuto.

Inserisco la batteria, accendo semplicemente la macchina, il bong si sente potente e mi appare questa immagine sullo schermo...

Il disco invece è proprio andato, parte e si siede dopo un cinque secondi.

Ho testato la macchina con un Bluescsi, costruito in collaborazione con Stefano, alias Picoelements (se volete la vostra copia di questo valido sostituto moderno ai dischi scsi chiedete direttamente a lui) e la macchina è risultata perfettamente funzionante, segno che il lavoro fatto, è stato fatto bene.

Morale della favola?

Non c'è, un'altra macchina riportata in vita anche se con alcune mancanze, così come noi nella Vita reale, andando verso il sol calante.






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