Prima di entrare nel merito, potete trovare
qui
lo schema che ho utilizzato per la riparazione (non è proprio il suo ma
mi è stato molto utile, cambiate le prime due valvole con quelle della serie U),
mentre
qui
troverete
l'immagine che spiega lo schema del cordino di sintonia della radio in oggetto.
Ho chiesto aiuto in rete per reperire lo schema, ma quello che si trova è quello
della Mignonette FM R158 che presenta una sola puleggia per la sintonia (grazie
a tutto coloro che mi hanno aiutato nella ricerca). Ho poi chiesto aiuto al mio
amico Guido e lui, con la sua proverbiale pazienza nel trattare le
apparecchiature elettroniche, ha risolto brillantemente il problema. In realtà
ho usato la scusa della cordicella per passare tutto il pomeriggio in sua
compagnia, ma non glielo fate sapere, che la prossima volta mi fa fare tutto da
solo :-)
La radio è di un collega. Me la portò questo luglio chiedendomi di
sistemargliela, era un caro ricordo del nonno e la voleva tenere con se anche
non funzionante, per cui il mio obiettivo era quello di rendere il mobile
presentabile e se anche non funzionava non era un problema. Prelevata quindi dal
portabagagli dell'auto di Giampaolo arrivò a casa e la portai nella sala
operatoria. Giampaolo disse di averla accesa, che era funzionante ma di aver
rotto la cordicella perché la manopola di sintonia non ruotava per cui, ostinandosi
a ruotarla....crack. Aprii la radio, la tolsi dal mobile, controllai e sostituii
subito i condensatori elettrolitici di filtro ed affini (che se non erano in
corto quasi ci mancava) e poi mi fermai prima di procedere all'accensione. E poi
ebbi un brutto incidente alla mano sinistra. Per molto tempo sono stato bloccato
nelle attività quotidiane e, più passava il tempo e più pensavo che quella radio
non sarebbe stata una facile riparazione, è difficile da spiegare, il Caso
associa gli eventi negativi che ti accadono a quella poverina che sta li
bisognosa del tuo aiuto in un arco temporale più o meno lungo, e sono legami
difficili da separare e che bisogna accettare per quelli che sono,
manifestazioni di un non so cosa che ti mette alla prova......e, a dire il vero,
alla prova mi ci ha messo sul serio.
A fine novembre ho preso il coraggio a due mani, oramai la sinistra ha ripreso
quasi a pieno le sue funzioni, mi butto nella riparazione a testa bassa e do'
subito una bella serie di craniate. Quelle che racconto ora sono informazioni
diluite nel tempo ma condensate in poche righe per questioni di sopportazione
del Lettore, però le cose andarono su per giù così: la radio era stata per più
di 15 anni in una casa di montagna al freddo, già prima di essere riposta era
non funzionante, chi mi aveva preceduto aveva fatto molti danni visibili dalle
foto, mancavano le manopole originali, il fregio del modello e l'abbellimento
metallico sotto la scritta della marca, una bobina del sistema di sintonia ad
induzione era irrimediabilmente bloccata (da che non ve lo so dire, per questo
si era rotta la cordicella, riportarla al corretto scorrere è costato molta fatica), i condensatori giacevano in uno stato pietoso che al
sol vederli ti dicevano cambiami che sono rotto, e poi altre cose che si vedono
in foto, la radio era funzionante nel senso che si era accesa e gracchiava anche
se a me non era andata così. Insomma, a parte l'elenco delle cose che mi sono
capitate e che ho sostituito, ora sta per essere riportata al legittimo
proprietario con la sola FM funzionante ed un bello aspetto da sala da pranzo.
Il tutto condito dal fatto di non dover spendere una fortuna e di chiedergli
quasi nulla per il fatto di averla trattenuta così a lungo a casa mia (le
persone che ti dicono che la radio o a casa loro o a casa mia è la stessa
cosa anzi in mano tua so che le tratti meglio di me, le amo...).
Di saliente di riparazione pura, ci sono poche cose da raccontare: la
moltitudine di condensatori in perdita e di valore completamente sfalsato e
qualche resistenza andata, ancora non si riusciva a sentire nulla o meglio, si
sentiva debolmente la FM ma le altre proprio nulla. Cerca che ti ricerca nella
zona attorno alla UCH81 ti trovo il condensatore da 300pF sulla griglia di
controllo della sezione pentodica in leggera perdita e di valore di 4pF.
Sostituitolo la FM torna chiara e forte, ma le altre, per quanto mi dannassi,
nulla. Maledetta tastiera!!! La ricezione in FM era affetta da continui falsi contatti e, da prove
effettuate, i conduttori schermati che portavano dai tasti commutatori alle
varie sezioni erano secchi ed entravano spesso e volentieri in corto. Sostituiti
anche quelli rimanevano mute le modulazioni di ampiezza e la FM che aveva un
contatto sul commutatore che proprio non ne voleva sapere di sistemarsi. E poi,
durante i test per riportare in vita le trasmissioni d'oltre oceano, crack tutto
muto. Basta, non è proprio il caso di continuare, quello che nasce sotto una
Luna storta, storto continua ad essere. Prendo accordi con Giampaolo che gli
riporterò la radio indietro non funzionante, ripulita per bene ma non
funzionante. Passavo vicino e Lei sogghignava. Mica mi andava giù di non essere
riuscito a ripararla. Se è qualcosa al di fuori delle mie possibilità, sono il
primo ad ammetterlo, a malincuore ma lo ammetto, ma questo non mi pareva proprio
il caso, e poi che figuraccia avrei fatto con Guido. L'ho detto che mi si voleva mettere alla prova. Ok,
mi sono convinto a non gettare la spugna, stavolta accendo il
generatore di segnali e controllo il controllabile e, per fortuna, mi fermo dopo poco perché,
iniettando il segnale sulla griglia della UF89, di segnale in uscita neanche l'ombra.
Allora si spegne il generatore e si torna a saldatore e tester per scoprire poco
dopo che la resistenza di catodo da 100Kohm era andata a miglior vita. Ora la FM
è tornata, è giunto il momento di fermarmi. Dimenticavo, la DM70 secondo voi,
aveva il filamento buono?
Un aspetto da prendere in considerazione nel restauro, è quello del dipolo interno. Nel
modello in riparazione era molto rovinato ed in fase di sbriciolamento. Persone
molto più in gamba di me affermano che all'interno del sottile strato metallico
si trovi dell'amianto, molto usato in quegli anni, per cui mi raccomando, se
avete necessità di ripristinarle fatelo all'aperto così, a scanso di equivoci.
Io l'ho tolto tutto e rimpiazzato con l'adesivo metallico che si usa per
riparare le marmitte o tubi metallici sottoposti a calore, costa circa 5 euro e
si comporta bene per quello per cui lo possiamo usare noi. L'unica accortezza è
che lo strato di adesivo non è conduttore per cui potreste mettere due strisce
incollate una sovrapposta all'altra e poi non ottenere i risultati voluti. Io ho
ripristinato la conduttività inserendo dei chiodini molto piccoli nelle zone
sovrapposte. La scala parlante, nel tentativo di pulirla nei tempi che furono,
era
stata malamente graffiata nella parte a vista. Nella parte interna invece la vernice
era stata grattata e in
un punto anche fusa la plastica, nella parte frontale la manopola aveva graffiato
circolarmente il retro e nel tentativo di toglierla, avevano anche fatto tanti
piccoli buchini dovuti al cacciavite. Un crema per pulire la vernice delle
macchine ha fatto molto bene il suo lavoro per i graffi molto fini, ma per gli
altri non c'è stato nulla da fare, anche se il risultato è visivamente buono. Per la parte
interna, la vernice nera mancante è stata rimpiazzata con della vernice nera all'acqua
con buoni risultati (almeno non si vede la luce della lampadina fuoriuscire come
una lampada da salotto). Il mobile invece è stato pulito a fondo, ridipinte le
parti interne e passata la gommalacca all'esterno dopo aver sistemato molti
punti rovinati. Il risultato è gradevole nell'aspetto.
Fatto questo davvero non potevo fare nulla di più, ho imparato che più di tanto
non si può calcare la mano perché dopo le cose non possono che peggiorare. Un
restauro si è tramutato in una riparazione totale (e non venite a farmi i
discorsi dei componenti dell'epoca o di quelli rifatti perché con una tale moria
avrei dovuto fargli spendere un patrimonio), anche il semplice acquisto di un
rottame era impossibile per via dei prezzi proibitivi di questo modello di
radio, ho preferito dare all'amico la radio del nonno da mettere in mostra a
tutti con la FM funzionante per renderla una cosa viva e di compagnia (tanto le
modulazioni d'ampiezza oramai non le capisce più nessuno, nessuno prova piacere
ad ascoltarle e nessuno investe più in un mercato non redditizio). va da se che
se dovesse arrivare un rottame, si migliorerà subito il suo. Che dire,
testardaggine e volontà di riuscire devono sempre fare i conti con il vile
denaro e con un tempo tiranno.
Per il resto speriamo almeno che le foto, come al
solito riescano ad aiutare qualcun'altro nella riparazione della propria radio.
Un'ultima cosa: non metto le foto dell'aspetto finale per via dell'avaria della
fotocamera digitale; spero che me la dia Gianpaolo una volta posizionata la
radio sulla sua libreria.
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