Una radio...un sogno: Royal 2000

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Radio in primo piano, sfondo di un'auto lussuosa ed annesso equipaggiamento da polo: roba da Paperoni....

IL MODELLO

Se la Ford Thunderbird del 1958, sogno di tutti gli americani giovani e vecchi, era "World's most distinctive car", Royal 2000 non poteva essere altro che "Wolrd's most distinctive FM/AM radio", sia per l'alta qualità che, tanto per cambiare, per l'alto prezzo.
A suo tempo costava $189,95, poi "solo" $149,95.

A proposito di Trans-Oceanic, il "2000" non lo è!
Si è guadagnato il "Royal" per le sue caratteristiche.
Il suo nome è "Trans-Synphony".
Si fregia delle particolarità dei suoi blasonati "cugini" quali: l'alimentazione esclusivamente a batterie; il contenitore metallico rivestito in "leathrette" nero; l'antenna in ferrite per OM posta nella maniglia di trasporto, oltre ad altre soluzioni tecniche d'alto livello.
Il pannello frontale ospita due scale parlanti circolari separate per AM e FM,ma a movimento contemporaneo comandato dalla manopola di sintonia, coassiale con quella di comando ON-OFF e volume audio.
Gli altri comandi sono i commutatori AM-FM e AFC-TONE (controllo automatico di frequenza e tono).
Spiccano le "rabbit ear" all'americana, cioè il dipolo per FM costituito da una coppia di antenne divaricabili che ricordano le orecchie di un coniglio.

Prodotto dal 1959 al 1965, è il primo ricevitore AM/FM di costruzione statunitense, totalmente equipaggiato con semiconduttori.
Il 1964 da i natali al "2000-1", uguale nella tecnica e nell'estetica, ma furbescamente dotato di ingresso per alimentatore esterno da rete.
Come nel Royal 1000, i componenti del circuito elettrico sono disposti su telaio metallico e cablati a filo (questa volta a testa in giù), mentre i transistor, undici PNP in questo caso, sono collegati mediante piccoli zoccoli.



Lo schema è il solito lenzuolo eccessivo ma, necessario; per cui è sempre disponibile gratuitamente a richiesta dei soci.
Il Royal 2000 è una supereterodina a singola conversione per modulazione di ampiezza (onde medie 540-1620KHz) e per modulazione di frequenza (FM 87,5-108MHZ), con la catena di amplificazione a media frequenza a 455KHz per l'AM e 10,7MHz per l'FM.
La sensibilità AM è 25uV per una resa BF di 50mW; quella FM è 20uV.
Non ci sono convertitori autodina, tanto candeggiati dall'amico Zeppieri.

Qui le cose sono serie: ogni elemento svolge il suo ruolo.
L'amplificatore amplifica, l'oscillatore oscilla, il miscelatore miscela: il tutto senza offerte speciali 3x1 da "discount".
Con lo schema sotto mano, non è complesso seguire i segnali durante il loro processo, ma è conveniente analizzare separatamente la sezione AM e la sezione FM.

In AM, il segnale giunge all'avvolgimento d'antenna su ferrite, sintonizzata mediante condensatore variabile, dove si trova un 121-134 amplificatore a radiofrequenza, che gli da il benvenuto e lo irrobustisce.
Il 121-135 è l'oscillatore locale, a frequenza maggiore di 455KHz del segnalino entrante.
Il 121-136 è lo stadio miscelatore dove confluisce sia il segnale dell'oscillatore locale che quello captato ed amplificato.
In virtù di un misterioso rito, questi due segnali prolificano e ne generano un terzo: la media frequenza pronta per essere ulteriormente amplificata da due stadi equipaggiati con un 121-137 ed un 121-138.
Il robusto segnale viene poi rivelato da un diodo 103-22 al germanio, che si occupa anche di fornire la tensione di CAV, con cui tenere a bada gli amplificatori discoli che potrebbero introdurre distorsioni e successivi danni ai timpani.

In FM avviene pressappoco la stessa cosa: il segnale dall'antenna passa all'amplificatore RF, al mixer e poi alla catena di media frequenza che prevede un terzo stadio (121-39) a cui segue il discriminatore-limitatore (niente paura, è solo il rivelatore FM), che utilizza due diodi 103-30 al germanio.

Come per l'AM, in questo punti si genera il segnale rivelato a bassa frequenza e la tensione di CAV per controllare gli stadi di media frequenza.
Povero 121-148, non ti calcola nessuno?
E pensare che sei quello che da il tocco finale all'apparecchio radio.
Il circuito costruito intorno al 121-148 assicura stabilità all'oscillatore locale e corregge eventuali derive di frequenza, analizzando una porzione di segnale proveniente dal discriminatore.
Fase finale: il segnale proveniente dal rivelatore AM o FM, viene ulteriormente nutrito da un quartetto di bassa frequenza da 0,5W, costituito da un pre 121-64, un 121-46 pilota e due 121-47 in push-pull, in grado di far suonare senza distorsioni il notevole altoparlante ovale (mm 180x110) da 3,2 ohm.

E' previsto il collegamento di un auricolare da 15 ohm ed un ingresso per giradischi con testina ceramica.
Il pacco batterie, in materia plastica morbida, può contenere otto elementi da 1,5V (tipo torcione), in grado di assicurare una grande autonomia rispetto ad un consumo medio di 25mA.

Le dimensioni del Royal 2000 rientrano nei canoni (320x260x140).
Peso, 4,960 grammi senza batterie: è il responso digitale della bilancia della mia sempre ignara signora indica, nella penombra dell'azione furtiva.


Articolo originale in pdf.





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