Philips 90RL073

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Le radioline da taschino hanno sempre suscitato in me una profonda devozione.
Ho sempre cercato di raccoglierne il più possibile, di salvarne da fine incerta tutti i modelli che mi capitavano nelle vicinanze, specialmente i mercatini improvvisati nei pressi di mercati rionali, dove è possibile portarle a casa con una spesa modica.

Di radioline tascabili della Philips ne ho veramente tante così, complice un periodo di ferie forzate e la cappa di calore estivo, ho trovato il tempo di visionarne alcune, tutte dello stesso tipo, in modo da mettere in collezione quelle più meritevoli e addestrarsi nella riparazione con le altre.

Un totale di dieci 90RL073 di cui quattro entrate definitivamente in collezione (bianca, argentata, arancione e verde pisello, una con la scatola originale e le altre con la custodia in plastica per il trasporto a mano).

Tutte, ma proprio tutte, anche quelle che sembravano nuove erano scheggiate, in genere nella parte posteriore.

Tutte, ma proprio tutte, avevano il potenziometro del volume assai scricchiolante, da curare con dello spray disossidante.

Quasi tutte avevano i contatti delle molle ossidate e o arrugginite (otto su dieci), usate il trattamento che più vi aggrada, spray disossidante, aceto, acqua e bicarbonato.

Quasi tutte avevano il condensatore di bypass a valle del potenziometro del volume in forte perdita e con capacità alterata, che portavano ad un forte abbassamento del volume sonoro in uscita.

Tutte, ma proprio tutte, avevano i tre elettrolitici in forte perdita e di capacità di molto fuori range, anche se poi alla fine il tutto pareva funzionare a dovere.

Una sola aveva il condensatore variabile a mica deteriorato, difetto che appariva con forti scrocchi in altoparlante quando si ruotava la sintonia.

Una sola aveva l'altoparlante con la bobina di campo interrotta.

Tutte, ma proprio tutte, avevano la spugnetta di bloccaggio delle batterie polverizzata o quasi, sul vano di chiusura batterie.

Delle dieci, una ha purtroppo fatto da donatrice di organi per le altre.

Per accedere alla vite che sblocca la manopola della sintonia, bisogna sollevare la placca metallica con la serigrafia delle frequenze, da effettuare con una lama di taglierino con delicatezza. Ricordatevi di ruotare la sintonia tutta verso le frequenze basse, vi ritroverete una tacca in alto verso la ferrite di sintonia, quello sarà il vostro riferimento per il rimontaggio.

Se avete invece la manopola del volume con una linea bianca che indica il volume zero, ad interruttore aperto, dovrete averla alla sinistra (esattamente dalla parte opposta della sintonia quindi, fate riferimento alle foto).

Potete riallineare la media frequenza e l'alta frequenza per la massima resa in uscita, la centratura della banda invece non si è resa necessaria.

Tutte hanno perso definitivamente la vernice sulla scritta frontale Philips in rilievo, su quelle chiare il colore era rosso, su quelle scure argentato o bianco.

Alcune hanno la scritta del modello nella parte posteriore o stampato nella plastica in rilievo oppure con un'etichetta sempre nella medesima posizione.

Le custodie da trasporto a mano, sono di due differenti modelli, la differenza sta nel ritaglio all'altezza dello stemma Philips in basso a sinistra.

Su quasi tutte, come finali audio, si hanno dei transistor plastici marroni arrotondati tipici Philips con dicitura 105-085-33 mentre solo su due modelli erano presenti i 2SB56, come da schema, in contenitore metallico stile AC126.

Penso di avervi detto praticamente tutto sulla mia piacevole esperienza su questo modello di radiolina, molto affidabile dal punto di vista elettrico, un po' meno dal punto di vista dell'involucro plastico.

No, non è vero, non vi ho detto tutto, la radio è stata in produzione dal 1970 al 1973 :-)

Ora le quattro radioline, fanno finalmente una bella figura come si entra nello sgabuzzino.





























Di seguito lo schema elettrico trovato in rete, quello incollato microscopico all'interno della custodia posteriore e quello presente nel volume Radio Elementi della Hoepli, XI edizione a cura di Giorgio Terenzi del 1979.











Di seguito vi propongo due video di test ricezione.
Calcolate che sono state fatte alle 15 circa in una giornata assai calorosa ed assolata.
Si riceve una stazione in lingua araba e Rai International (anche se mancano pochi giorni alla definitiva chiusura delle italiche trasmissioni in onda media).
Nello stesso giorno, dalle 19 in poi, si iniziano a ricevere altre stazioni, prettamente dalla penisola iberica ed alcune in lingua inglese (ma qui siamo già verso le 22 della sera).


Ed infine qualche foto di una delle 10 radio su cui ho fatto esperienza di elettronica rianimazione :-)






















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