Philips 90RL047

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Continuo la serie di riparazioni di radioline a transistor della Philips con questo modello prodotto negli anni dal 1975 al 1977.

Più ne riparo e più mi rendo conto della politica della Philips: usare uno schema collaudato con componenti a magazzino, sostituendo i componenti a semiconduttore, quindi diodi e transistor, con quello che la produzione sfornava e, a volte, neanche questo, creare solamente un nuovo involucro e modificare eventualmente il solo circuito stampato o la disposizione componenti per i nuovi spazi.

Il risultato è un circuito affidabile, sensibile, quasi indistruttibile, innovando l'estetica in funzione del cambiamento dei gusti dell'utenza e della società.

Ho detto indistruttibile per gli anni di produzione ed un uso normale ma, arrivate ai nostri giorni, queste radioline soffrono del passare del tempo e dell'eventuale incuria del proprietario o delle varie vicissitudini passate prima di arrivare nelle mie mani.

Però, devo sinceramente dire, che queste radioline e la loro semplice elettronica mi piacciono veramente tanto :-) :-) :-)

Un totale di quattro 90RL047 di cui due entrate definitivamente in collezione, una rossa ed una verde quasi militare. Questa volta l'involucro è estremamente rigido e smussato per cui nessuna delle quattro aveva danni strutturali.

Tutte, ma proprio tutte, avevano il potenziometro del volume assai scricchiolante, da curare con dello spray disossidante nei casi migliori, da pulire con una lama nelle parti metalliche che sono parte integrante dell'interruttore.

Questa volta sono stato fortunato con i contatti delle batterie, poco ossido a parte una, l'unica non funzionante poi, che aveva avuto danni gravi dalla fuoriuscita dell'acido (quindi abbisogna di molte cure).

I condensatori questa volta sono risultati efficienti (senza sostituzioni, all'ascolto andavano bene) tranne quelle che montavano lo strano condensatore elettrolitico da 0.47uF (sugli schemi lo troviamo o da 0.47 o da 1uF), se avete un forte abbassamento del volume sonoro in uscita, a fronte di una corretta regolazione delle medie frequenze, controllate questo condensatore.

Una sola aveva la ferrite di sintonia staccata dal circuito stampato, sicuramente un forte urto subito, anche se esternamente era tutto a posto.

Ad una sono stato costretto a sostituire il potenziometro del volume, non aveva la regolazione del minimo e passava direttamente dallo zero ad un volume alto. Fate molta attenzione a quando lo smontate, i contatti dell'interruttore di alimentazione solo rivettati e, soprattutto, ricordatevi di ponticellare il sopra con il sotto altrimenti non vi funzionerà nulla.

Questo modello non aveva la spugnetta di bloccaggio delle batterie sul vano di chiusura batterie, ma avevano una linguetta in plastica morbida per facilitare l'estrazione delle batterie, ancorata alla struttura con una vite di fissaggio, che ora passano a tre in totale.

Quando smontate e rimontate le manopole, ricordatevi di ruotare la sintonia tutta verso le frequenze basse, vi ritroverete il tratto rosso della sintonia di fronte alla scritta OFF del volume (potenziometro quindi aperto e volume spento).

Potete riallineare la media frequenza e l'alta frequenza per la massima resa in uscita, la centratura della banda invece non si è resa necessaria, controllate anche la disposizione della bobina sulla ferrite di sintonia, se non è fissata con la cera e si muove, ricordatevi di posizionarla per la massima resa in uscita.

Sulle quattro radio sotto esame, tutte montavano una serie di transistor differente, due avevano lo schema utilizzato per la 90RL073 quindi un modello con tre condensatori elettrolitici, le altre due la versione come da schema elettrico con quattro elettrolitici. Anche la disposizione dei componenti è pressoché la stessa.

Penso di avervi detto praticamente tutto sulla mia piacevole esperienza su questo modello di radiolina, affidabile dal punto di vista elettrico e sensibile quanto basta per ascoltare molte stazioni la sera. Ottima ricezione di RAI International, mancano pochi giorni alla chiusura definitiva dei trasmettitori in onde medie.

Dimenticavo di dirvi che hanno sostituito il vecchio attacco per le cuffie esterno allo stampato e fissabile con il suo dado alla scocca, con un connettore audio mono direttamente saldato sullo stampato e con presa posteriore della radiolina piuttosto che laterale. I pro e i contro delle due soluzioni li potete dedurre in autonomia :-)

Ora le due radioline, fanno finalmente una bella figura come si entra nello sgabuzzino.

Vi lascio i link agli schemi elettrici raccolti in rete o da me.

Schema elettrico via Radiomuseum.org